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Lasciamo Il Cairo per andare a Luxor

Lasciamo Il Cairo per andare a Luxor - Entriamo nel colonnato

Entriamo nel colonnato

Salutiamo il Cairo nel pieno della notte

Lasciamo Il Cairo per andare a Luxor. Dopo qualche giorno al nord, tra piramidi, moschee e statue colossali, proseguiamo il nostro tour nel paese dei faraoni recandoci nel centro-sud dell’Egitto.

La follia del viaggiatore da tour

La follia che pervade un viaggiatore da tour, incomprensibile per chi intende il viaggio come puro relax, è quella di essere felici di mettere la sveglia alle 03:30 del mattino per andare all’aeroporto con un sacchetto della colazione da mangiare sul bus.

È davvero Il Cairo?

Stanchi morti, rintronati dalle poche ore di sonno, vediamo una città che non sembra Il Cairo come l’abbiamo conosciuta finora. Anche qui evidentemente c’è un momento nella notte nel quale esiste il silenzio e non c’è traffico!

Percorriamo questi vie buie e silenti in uno stato di trance, guardando il Nilo che scorre placido verso il mare.

Lasciamo Il Cairo per andare a Luxor: In volo verso sud

All’aeroporto facciamo due controlli di sicurezza. Il primo incredibilmente blando, il secondo molto dettagliato: ci fanno togliere anche le scarpe.

Lasciamo Il Cairo per andare a Luxor - Scritte di sicurezza in arabo
Scritte di sicurezza in arabo

Saliamo sull’aereo per Luxor. Allacciamo bene le cinture di sicurezza, e arriviamo in questa città al centro dell’Egitto che è già giorno, dopo qualche ora di volo noioso e sonnacchioso.

Lasciamo Il Cairo per andare a Luxor - Le informazioni di sicurezza sugli aerei egiziani sono bellissime!
Le informazioni di sicurezza sugli aerei egiziani sono bellissime!

Luxor: la nostra casa galleggiante

Luxor è davvero un bel colpo d’occhio. Dall’aereo vediamo i due colori predominanti: il giallo del deserto e il verde brillante della fascia di vegetazione che cresce sulle sponde del Nilo e si estende in larghezza per un paio di chilometri a partire dalle sponde del fiume.

Primo impatto con Luxor
Primo impatto con Luxor

L’aria è profumata. Lo smog della capitale pere già un brutto ricordo. La nostra prossima destinazione è la nave che si trova all’attracco pluviale sul Nilo a dieci minuti dall’aeroporto.

La nostra nave
La nostra nave

Non mi sembra bellissima, ma questa impressione è solo mia. I miei compagni di viaggio sono estasiati! Dentro l’imbarcazione si sente il classico odore di olio lubrificante e combustibile. Mi abituo in fretta.

La nostra stanza è di dimensioni quasi nipponiche, ma è quello che mi aspettavo su una nave di questo tipo. Consola che abbia tutte le giuste dotazioni, e un bel bagno in legno. La pulizia non è proprio delle migliori, ma è accettabile.

Ci rilassiamo per un pò, anche per riprenderci dalla levataccia, e sistemiamo i nostri vestiti togliendoli dalle valigie. Pranziamo a bordo.

Il Nilo e il magnifico sito di Dendera

Di pomeriggio andiamo a vedere le rovine di Dendera, a una sessantina di chilometri da Luxor. Ci muoviamo con un pulmino da 11 posti. Le strade egiziane si confermano un inferno di dossi e posti di blocco. Lo scenario che vediamo attraversando questi luoghi è fatto di campi floridi e pianure desertiche. Il Nilo, con le sue acque decide quale campo vive e quale è destinato alla sterilità perpetua.

Il complesso di Dendera

Pare che questo che visitiamo sia un sito poco frequentato da turisti in questo periodo. Di certo è ben conservato, nonostante i danni inflitti dai cristiani durante gli scorsi secoli: Le figure in bassorilievo sono state riscalpellate per cancellare i segni e i simboli dell’antica religione egizia, onde evitare il ritorno delle persone alla  religione primigenia.

Si tratta di un complesso templare dedicato alla dea Hathor, completamente istoriato con scene che rappresentano cerimonie religiose e rituali. Sul tetto della grande sala ipostila sono presenti numerose figure che conservano i colori originali. Una cosa davvero sbalorditiva.

In tutto il sito, dove il caldo è davvero opprimente (oltre 40 gradi…) ci siamo soltanto noi. I custodi ci consentono di entrare in due ambienti che normalmente non vengono visitati, anche perché per accedere a queste nicchie “segrete” occorre strisciare per terra in passaggi alquanto stretti.

Lasciamo Il Cairo per andare a Luxor: Il secondo piano del complesso templare

Visitiamo anche il secondo piano della costruzione principale, dove vediamo una serie di bassorilievi che sembrano descrivere la pratica dell’imbalsamazione, Inoltre il corridoio inclinato che conduce al pian terreno ha il tetto completamente istoriato di stelle. Col in colori originali (rimane un pò del blu della volta celeste) doveva essere davvero stupefacente.

Lasciamo Il Cairo per andare a Luxor: Si ritorna alla base

Finita la visita torniamo a Luxor. Non sto benissimo per via del mal di stomaco. Come un principiante qualsiasi ieri notte al Cairo mi sono fatto tentare a cena da una bellissima insalata, e queste sono le conseguenze. Salto il e passo una nottata molto scomoda.