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Giornata intensa a Takayama

Illuminato e illuminante

Illuminato e illuminante

Questa è stata forse una delle giornate più lunghe e intense di tutto il nostro tour in Giappone. Dopo una giornata intensa a Takayama ci siamo trasferiti ad Osaka, e a notte inoltrata siamo crollati a letto. Ma andiamo con ordine.

Inizia la nostra giornata intensa a Takayama!

La giornata si apre con la visita alla Takayama Jinya. Davanti all’ingresso c’è un bellissimo mercatino di produttori locali, che vendono riso, ortaggi e miele. Ne siamo attirati, e scattiamo numerose foto. Peccato non poter fare incetta. Scattate le foto entriamo nella Takayama Jinya.

Takayama Jinya: Due righe di storia!

Si tratta di una delle più importanti strutture storiche dell’intero Giappone relativa all’epoca Edo. È stata realizzata nel 1692 ed era una sede amministrativa del Governo regionale. Alla fine del periodo dei samurai, nel 1868, la struttura perse questa sua funzione.

Un museo dal giardino fantastico

Oggi è un museo, e consente ai visitatori di vedere coi propri occhi la magnificenza di una struttura storica, dagli enormi ambienti, con degli splendidi tatami e arredata con  bellissimi mobili di legno pregiato. Vi sono conservati documenti dell’epoca e tutta una serie di strumenti e oggetti storici. Il giardino, ricco di stagni e ponti la rende ancor più affascinante.

  • Giornata intensa a Takayama - Elementi di arredamento
  • Giornata intensa a Takayama - Tatami
  • Giornata intensa a Takayama - Braciere con pentolino sospeso
  • Giornata intensa a Takayama - Una stanza enorme
  • Giornata intensa a Takayama - Vista sull'esterno
  • Un alberello nel giardino della Takayama Jinya
  • Giornata intensa a Takayama - Simbolo di qualche Samurai?
  • Giornata intensa a Takayama - I giardini giapponesi sono imbattibili
  • Giornata intensa a Takayama - Altro braciere con pentolino sospeso
  • Giornata intensa a Takayama - Ceramiche
  • Giornata intensa a Takayama - Un bellissimo duo di fornelli
  • Giornata intensa a Takayama - Fontanella zen
  • Giornata intensa a Takayama - Giardino zen con nassa
  • Giornata intensa a Takayama - La via dell'acqua piovana
  • Giornata intensa a Takayama - Noi usciamo, altri entrano
  • Giornata intensa a Takayama - Samurai

Giornata intensa a Takayama: Sogno o son frutti?

La giornata è calda, ma questo non ci impedisce, una volta usciti dalla Jinya di andare a spasso per la città, cercando di evitare le vie e i luoghi che abbiamo già visto nella giornata di ieri. Una scelta ragionevole, che ci premia con la possibilità di vedere nuovi templi, e di apprezzare lungo queste magnifiche stradine una serie di bancarelle che vendono la frutta giapponese, impacchettata in modo impeccabile, ma anche sacchetti e barattoli contenenti fluidi non meglio identificati.

Santuario Sakurayama Hachiman

Lungo questo nostro errare visitiamo il Santuario Sakurayama Hachiman, che è un importante santuario shintoista dedicato ad Hachiman, la divinità della guerra del pantheon giapponese. L’edificio originale , costruito nel 1573, è andato distrutto (sarà stato a causa del solito incendio??), mentre quello attuale risale al 1816. Dietro il santuario si erge un bel monte lungo i cui pendii crescono degli alberi di ciliegio che pare siano un vero e proprio spettacolo durante la fioritura.

In ogni caso, anche se non possiamo godere di questo scintillante spettacolo rosa, camminare lungo questi sentieri un pò impervi, fatti di scale e di sterrato, ma verdi, è davvero rilassante e rimette in sintonia con la natura. E la cosa bella è che avviene appena si supera il grande Torii bianco che immette nel santuario. Ovviamente anche qui ci mettiamo a caccia del Go-Shuin, e riusciamo abbastanza agevolmente nell’impresa di far compilare un’altra pagina del nostro libricino.

Prendiamo poi la via della montagna, per vedere cosa c’è una volta salite le ripide scale. Alcuni cartelli ci invitano a stare attenti agli orsi. Ok… staremo più che attenti. Nella sommità troviamo altre strutture collegate al santuario. Siamo davvero immersi nella natura, e a poche centinaia di metri c’è la città. Magnifico!

Lungo il nostro peregrinare tra i vari edifici vediamo un cimitero un pò in disarmo, con delle lapidi di piccole dimensioni erose dagli agenti atmosferici e parzialmente coperte di muschio.

Continua la nostra giornata intensa: Il Dajo-Ji Temple

Visitiamo il Daio – Ji Temple,  uno dei templi più antichi della città (risale al IX secolo). La vista panoramica che si gode da questo punto (siamo sul monte Nishihotakayama), e il grande caldo, ci convincono a fare una pausa per riprenderci un pò. Approfittiamo dello spartano ma pulitissimo bagno che il tempio mette a disposizione di chi viene a visitarlo, e mangiamo qualcosa all’ombra di alti alberi da fronda.

Santuario Shinmei

Quando riprendiamo la nostra camminata ci imbattiamo nel Santuario Shinmei,  altro importante santuario shintoista di Takayama. Rispetto ai santuari precedenti si nota subito che si tratta di una struttura di più recente costruzione (ha circa 100 anni), ma comunque gli alberi che lo circondano lo rendono davvero affascinante.

Termina la nostra giornata intensa a Takayama: Tempio Zenko-ji

Continuiamo a camminare e incontriamo il Tempio Zenkoji, subito riconoscibile per il suo tetto ad ampie falde. Si tratta di uno strano tempio. Quando accediamo alla stanza principale sentiamo una mamma che gioca col figlio nelle stanze alle quali il pubblico non ha accesso.  Scattiamo alcune foto, e proviamo a chiedere anche qui il timbro, che otteniamo ma dopo un bel pò di attesa.

Col Tempio Zenkoji finisce il nostro “pellegrinaggio”. Ci dobbiamo infatti trasferire in stazione per prendere ancora una volta il treno proiettile, e dirigerci verso sud. La nostra prossima meta è Osaka, la città più vivace del Giappone.

Verso Osaka!

Il viaggio in treno è come al solito molto comodo. È davvero bellissimo viaggiare così. Dai finestrini vediamo sfrecciare la campagna giapponese, godendo del cambio di colori e dei toni di luce man mano che il tramonto si avvicina. Per ingannare il tempo inoltre inizio la lettura di “Bocchan” (Il signorino), un famoso romanzo giapponese scritto da Natsume Soseki.

Giornata intensa a Takayama - Passatempi sui treni veloci
Passatempi sui treni veloci

Giungiamo ad Osaka che il sole è già basso, e sfiliamo in pullman lungo le vie di questa caotica città, fra salite e discese, e sopraelevate che passano di fianco a enormi palazzi di vetro e cemento.

Arriviamo in hotel belli stanchi, ma la nostra regola non prevede soste. Ci si riposa al rientro a casa!

Alla conquista di Osaka

Usciamo dall’hotel e prendiamo una lunga discesa che dall’hotel conduce a Dotombori, una delle strade più iconiche (e affollate) credo dell’intero Giappone.

Mangiamo le famose quanto ustionanti polpettine takoyaki, e ci avventuriamo lungo Shinsaibashi-suji, una via commerciale molto frequentata.

Città sporca, gente simpatica

Ci colpisce subito un fatto: lungo queste strade si vedono dei lavori in corso, e ci sono delle cartacce per terra! Dopo una settimana di ordine e pulizia suona strano davvero (niente a che vedere con la sporcizia immane alla quale siamo abituati in Italia). Decidiamo di mangiare qualcosa in uno dei ristoranti ai bordi delle vie della movida. Si tratta di un ristorantino minuscolo e a dir poco gelido, frequentato da giovani giapponesi variopinti e zero turisti. Personalmente scelgo degli ottimi spaghetti con interiora e una birra.

Giornata intensa a Takayama - Pasta con interiora
Pasta con interiora

Svenuti in albergo!

Al limite dello sfinimento fisico, decidiamo di tornare in hotel ripercorrendo al contrario il percorso che ci ha condotti fin qui, e ci buttiamo a letto dopo una doccia ristoratrice. Siamo davvero stravolti!

Giornata intensa a Takayama - Un lampadario speciale
Un lampadario speciale