Quanto è pazzo il traffico a Il Cairo? Tantissimo. Troppo. Come ieri ci svegliamo presto per poter sfruttare le prime ore della nostra giornata da turisti generici al Cairo che sono un pò più fresche, e per cercare di evitare le file chilometriche che normalmente si formano all’ingresso del mitico Museo Egizio dell’Antichità. D’altra parte si tratta di uno dei musei più famosi al mondo.
Giornata da turisti generici al Cairo: la strada verso il museo è lastricata di… cani zoppi
Lungo le vie del Cairo veniamo sottoposti al tipico bombardamento di suoni di motori, clacson, fischi urla col repertorio di sorpassi a striscio, segnaletica orizzontale e verticale bellamente ignorata e cani zoppi che cercano di attraversare questa fiumana interminabile di mezzi. Non credo di aver visto mai in nessuno dei viaggi precedenti così tanti cani zoppi. Non ce n’è uno che cammini bene. Povere bestie!
Fila (breve) per il Museo Egizio delle Antichità
Il caldo si fa sentire già sul pulmino, e quando arriviamo facciamo un pò di fila (fortunatamente non troppa) al sole. Sappiamo già che alcuni dei pezzi pregiati della collezione di questo museo sono stati spostati nel nuovo museo, che dovrebbe aprire a ottobre/novembre (secondo le informazioni ufficiali) ma che la guida ci dice non aprirà prima del 2023 (su Repubblica leggo che però non aprirà prima di fine 2023 o addirittura inizio 2024).
Giornata da turisti generici al Cairo: Dentro il museo le mummie con la tintarella
Condivido la scelta del Governo egiziano di creare uno spazio nuovo e moderno. La struttura che abbiamo avuto la fortuna di visitare a mio parere è molto bella, le sue forme esterne si riferiscono chiaramente all’inizio del 1900, epoca in cui venne edificato. Però la luce dentro il museo è infame per scattare le foto, e i grandi lucernari consentono al sole di battere direttamente su reperti, fra i quali mummie e sarcofagi di migliaia di anni fa, immagino con effetti negativi sulla conservazione degli stessi. È inaccettabile, e sono certo che questo problema non si riproporrà nella nuova struttura.
Sogno o son desto??
Nonostante molti pezzi siano già stati traslati ci troviamo di fronte ad una collezione enorme e sbalorditiva, rappresentativa del periodo che va dall’antico regno fino al periodo tardo dell’epopea egiziana. Oltre alle forme che chiunque di noi riconoscerebbe come egizie, molti volti “familiari” per una persona di cultura greco-romana si affacciano dalle teche lungo i corridoi. Sono molti infatti gli esempi di sarcofagi di ricchi rappresentanti di famiglie patrizie che vivevano qui durante il periodo romano in questa provincia prediletta da molti imperatori. Ma soprattutto vediamo delle icone assolute: lo scriba (seduto o accovacciato? vedete voi…), la stele di Hammurabi, il “capo villaggio”, alcuni papiri magnifici, statue di faraoni e cocchi, e troni… Si rimane senza fiato!
Giornata da turisti generici al Cairo: A casa di Tut!
Ovviamente però il pezzo forte di tutta la collezione, in una sala che sembra staccarsi dal resto del museo (anche perché ha un che di “moderno”) è quella dove sono conservati i tesori di uno dei Faraoni più famosi: Tutankhamon. Purtroppo però è possibile fotografare solo l’esterno delle sale che lo ospitano. All’interno, pena una multa di migliaia di euro, è vietato scattare foto. Ma la ricchezza del suo corredo funebre (peraltro già parzialmente trasportato nel nuovo museo) è abbacinante. Vedere il sarcofago istoriato fin nei minimi dettagli, coperto di oro e pietre preziose, carico di scritte e di formule magiche e di buon augurio per la nuova vita ultraterrena è meraviglioso. Speriamo in futuro di poter visitare la nuova struttura, e di poter godere di nuovo di tanta meraviglia!
Pranzo in Atlantide
Terminata questa magnifica esperienza con il passaggio obbligato dentro il negozio di souvenir, andiamo a pranzare in un locale galleggiante sul Nilo (l’Atlantis). Il cibo è molto speziato, ma complessivamente gradevole. In ogni caso mi fa compagnia un bel gattone, che non disdegna i miei avanzi, anche se preferisce non farsi accarezzare troppo a lungo.
Giornata da turisti generici al Cairo: La Cittadella di Saladino
Dopo pranzo un’altra tappa di valore assoluto: La cittadella di Saladino. Per raggiungerla il nostro pulmino si arrampica lungo una strada che conduce ad una collina dalla quale si domina la pianura sottostante.
La Moschea Al-Nasser Mohammed Ibn Kalawoun
Nella cittadella sono state realizzate due moschee. La prima che visitiamo è la moschea stile arabo Al-Nasser Mohammed Ibn Kalawoun, che mi ricorda un po’ la moschea di Al Qairowan in Tunisia. Entriamo ovviamente scalzi, e posso assicurare che per terra il pavimento brucia un bel pò!
È molto bella, ma dentro è stata spogliata di tutto dagli ottomani. In ogni caso non si tratta certo di un rudere, e al suo interno rimane la parte sacra. Di certo doveva essere un bello spettacolo.
La Moschea di Muhammad Ali
La seconda moschea è posta in un piano rialzato rispetto alla prima, e quando la vedo mi sento subito a casa, perché è una moschea in classico stile ottomano, come quelle che tanto ho amato ad Istanbul.
La Moschea di Muhammad Ali, così istanbuliota all’esterno, all’interno ricorda vagamente la chiesa di Santa Sofia. Alla nostra guida non piace perché dice che è rococò. A me invece piace molto. Ma sono di parte, perché amo le moschee e camminare scalzo in questo luogo sacro mi rilassa non poco.
Il mercato Khan el Khalili
Appena sotto la cittadella ci fermiamo per fare una passeggiata dentro il famoso mercato Khan el Khalili. Si tratta di uno dei souk più famosi in assoluto, paragonato addirittura al Gran Bazaar di Istanbul (paragone decisamente eccessivo a mio modesto parere). Questo souk si sviluppa in una marea di vicoli e vicoletti, spesso dal fondo disconnesso di acciottolato, lungo i quali è possibile comprare un pò di tutto. Stando a ciò che abbiamo acquistato noi direi che vanno per la maggiore scarabei di pietra (che a volte però sono di plastica) e altri piccoli souvenir dal costo irrisorio ma molto carini. Decidiamo di perderci in questo coloratissimo mercato, tenendo come punto di riferimento un alto minareto. Ci infiliamo in una piccola gioielleria, dove mi colpisce l’attenzione che i due proprietari riservano ad alcuni gioielli di una nota catena che indossa la mia compagna… ho l’impressione che li abbiano studiati per provare a riproporli, oppure per individuare ciò che distingue gli originali dai falsi, per poterli falsificare meglio.
Giornata da turisti generici al Cairo: Low Battery!!!
Finito il raid nei negozietti non ci resta che tornare in hotel, cenare e andare a letto. Domani la sveglia suonerà impietosamente alle 03:30!