Il Mondo secondo me

Del Mondo

Da Toyama a Takayama

Il nostro splendido ramen!

Il nostro splendido ramen!

In viaggio da Toyama a Takayama

Oggi trasferimento da Toyama a Takayama, ovviamente con una serie di fermate intermedie. A Shirakawago, prima tappa della giornata, ci siamo andati in pullman. Abbiamo fatto un bel viaggetto da Toyama fino qui, salendo su dei tornanti circondati da alberi, in un ambiente che mi ricorderebbe di certo le vallate alpine, se mai ne avessi vista una dal vivo. Il punto di arrivo di questo percorso è un belvedere che affaccia su una vallata verde di campi di riso,  con tutte delle casette scure, attraversata da molti rivoli d’acqua. Davvero un luogo incantato.

Shirakawago

Scattiamo un bel pò di foto, e percorriamo a una strada che ci conduce al villaggio di Shirakawago con le sue tradizionali case gassho-zukuri. Lungo le viuzze del villaggio è un trionfo di bellezza. Le piante, i fiori, i laghetti, i fiumiciattoli: sembra tutto studiato per creare uno stato di pace interiore. Il colore predominante è il verde dei campi di riso, che si stendono a perdita d’occhio, interrotti da queste case che si innalzano imponenti col loro tetto tipico, realizzati in modo da reggere le robuste nevicate invernali.

Dentro una tipica casa gassho-zukuri

Visitiamo l’interno della principale di queste case. Vediamo le tecniche di allevamento dei bachi da seta, vittime sacrificali fra le preferite degli asiatici (abbiamo visto bollire bachi in ogni singola nazione dell’Asia nella quale siamo stati!!). Nel piano più alto della casa, dove è un piacere camminare scalzi e la temperatura è davvero gradevole, possiamo ammirare tutti gli strumenti dei diversi mestieri tipici svolti dagli abitanti del luogo. Ma la cosa più incredibile è il tetto. Pare di stare dentro una nave capovolta, tutta legno e cordame. Inoltre dai finestroni si gode di un panorama invidiabile sul resto del villaggio.

Oltre il fiume

Usciti, attraversiamo un lungo ponte che ci consente di superare un fiume pietroso, e ci addentriamo nella foresta. Lungo i percorsi visitiamo alcune case abbandonate (o almeno così sembra) ma ben tenute e curate. Il ritmo è blando, fa caldo. Ci godiamo l’ombra generata dagli alberi, e i suoni della natura, su tutti quello delle cicale, un suono forte, continuo e predominante. Mangiamo un gelato.

Andiamo a Takayama!

Partiamo per Takayama in pullman. Non dista troppo (circa un’ora e mezza). Il pullman ci lascia nel parcheggio di un monastero. Mentre i nostri compagni di viaggio se la prendono comoda, noi approfittiamo per farci fare un nuovo Goshuin sul nostro libricino.

Da Toyama a Takayama: siamo arrivati!

Scendiamo a valle del parcheggio, seguendo la folla che si concentra lungo una stretta viuzza. Sembra Alghero in una qualsiasi serata d’estate. Turisti (per lo più giapponesi) fanno la fila per mangiare e bere il famoso sakè di questa città. C’è una bellissima temperatura, e siamo felici di camminare in questo caos. Decidiamo di mangiare qualcosa. Prendiamo dei panini ripieni di carne (i Bun, originari della Cina ma tipici anche del Giappone) e un’ottima birra.

La casa del mercante

Visitiamo il Kusakabe folk craft museum, che nella mia memoria rimane la casa del mercante. Si tratta di un imponente edificio che nel 1892 è diventato museo. Al suo interno, dove regnano pace e tranquillità, e tutto è in perfetto ordine, decine di manufatti legati alla cultura popolare giapponese. È una visita davvero interessante e rilassante rispetto al via vai di persone delle vie della movida.

Higashi-Hayashiyama Daiou Temple

Ripresa la nostra peregrinazione per le vie di Takayama visitiamo il Higashi-Hayashiyama Daiou Temple. Per raggiungerlo facciamo a piedi una bella scarpinata in salita, e cogliamo l’occasione per visitare anche tutto il complesso intorno. È piacevole percorrere le vie e le viuzze che separano i diversi padiglioni, immersi nel religioso silenzio di questi luoghi. Recuperiamo un altro Goshuin, e visitiamo anche un cimitero. So che sembra strano, ma l’atmosfera dei cimiteri giapponesi è molto intima e rilassante. Sono ordinati e… belli!

Hida Kokubunji Temple

Dirigendoci verso l’hotel troviamo lungo strada un altro interessante complesso religioso, l’Hida Kokubunji Temple col suo maestoso Ginkgo biloba, un albero enorme, considerato sacro.

Ryokan

Torniamo in hotel. La stanza è in tipico stile Ryokan. Sono circa 6 tatami, quando entriamo è disposta a giorno, con il tavolino al centro. Verrà sistemata solo durante la nostra assenza nella versione “notturna”, col futon al posto del tavolino.

Da Toyama a Takayama: nuovo giro!

Dopo esserci rinfrescati, riprendiamo il nostro giro per le vie della città, che nel frattempo si è svuotata completamente e sono appena le 18. Lungo strada proviamo il sushi di carne waygu. Si tratta di una fettina sottilissima di carne praticamente cruda, poggiata su un blocchetto di riso. Le nostre papille gustative apprezzano tantissimo!

La città è davvero carina, molto “passeggiabile”, e ha un fiume che l’attraversa che consente di avere sempre un punto di riferimento per orientarsi. Scopriamo che alcune case sono dei garage per una sorta di carri che partecipano ad un festival religioso in autunno. Purtroppo questi ricoveri sono chiusi, ma ne individuiamo diversi lungo le strade.

Da Toyama e Takayama: Alla ricerca di un ristorante

Nel mentre cerchiamo un ristorante dove cenare e provare la carne di Waygu, in particolare nel Ramen, che diventa spettacolare con questa tipologia di carne.Mentre il buio inizia a calare su questa cittadina vediamo un volo di corvi neri che si dirigono verso le colline. Un vento fresco inizia a percorrere queste vie. Ci infiliamo in un ristorantino che sembra uno di quelli dei cartoni di quando eravamo bambini, dove mangiamo dell’ottimo ramen.

Allarme alieno!

Dopo cena, non avendo sonno, continuiamo ad andare a spasso per queste vie deserte, che sono dotate di megafoni che diffondono una musica di sottofondo appena percettibile, interrotta di tanto in tanto da una sorta di avviso. Scherzando tra di noi speriamo che non si tratti di un avviso urgente per un attacco alieno.

Takayama in notturna
Takayama in notturna

All’improvviso una festa di piazza

Ci dirigiamo verso l’hotel. Lungo la strada troviamo una festa di piazza. Evidentemente le altre vie erano completamente deserte perché tutti si sono spostati qui. Su un palco un gruppo di bambini (accompagnati da musicisti adulti)canta una canzone, ripetendola all’infinito come fosse una nenia, e centinaia di persone di ogni età ballano in un cerchio allungato, invitando tutti i presenti ad unirsi a loro. Dopo aver assistito a questo spettacolo, torniamo in hotel, stanchi ma soddisfatti. Un’altra bellissima giornata in Giappone si conclude.