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Una giornata fra le piramidi egizie

Il viso

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Una giornata fra le piramidi egizie: Risveglio al Cairo!

La sveglia è alle 06:30, perché saranno giornate pienissime e sappiamo già che il caldo sarà implacabile, quindi meglio sfruttare bene le prime ore del mattino per questa giornata fra le piramidi egizie. La prima cosa che facciamo è affacciarci al balcone, per ammirare la maestosa bellezza del Nilo, che ieri notte abbiamo potuto giusto intuire. Ed è davvero uno spettacolo suggestivo. Un fiume enorme, carico di storia, che scorre ormai placido verso il Mediterraneo. La città si sta svegliando,  e i cairoti non aspettano neppure un minuto per iniziare a pigiare sui loro clacson (effettivamente è una delle città più rumorose che abbiamo visto!). La luce che si posa su questa città a quest’ora del mattino ha qualcosa di particolarmente poetico. Mi piace da morire!

Colazione ottima e abbondante

Facciamo una colazione di ottima qualità nel ristorante dell’Hotel Conrad, e poi saliamo sul bus che in questa giornata fra le piramidi egizie ci porta verso uno dei siti storici più iconici della terra: Le Piramidi di Giza.

La sala della colazione
La sala della colazione

La strada verso la piana di Giza

Per raggiungerle attraversiamo la città, e ci addentriamo nel deserto percorrendo una lunga e scurissima striscia di asfalto, verosimilmente costruita senza troppo riguardo per ciò che di storico potrebbe essere seppellito sotto. Iniziamo ad intravedere le piramidi, e poi a vederle per davvero dai nostri finestrini, e un sorriso si apre automaticamente sui nostri volti, come fossimo dei bambini. Una sensazione di stupore simile a quella provata visitando il Machu Picchu.

Le Piramidi – Biglietteria

Scendiamo dal bus e facciamo la fila alla biglietteria del sito archeologico. Il caldo è già atroce e non sono neppure le otto del mattino. E chi è venuto in Egitto senza neppure uno straccio di cappellino ad Agosto? Vabbè, troverò una soluzione, spero prima di diventare una mummia.

La piana di Giza

Entriamo nella piana delle Piramidi, che si stagliano contro il cielo azzurrissimo, sfidando i millenni, dinanzi a noi. E penso che… me le aspettavo più grandi. Non scherzo. Sono enormi, ma nella mia fantasia lo erano anche più di così. Inoltre sono a pochissimi metri dalle ultime case della città. È gravissimo che si sia potuto costruire così a ridosso di questi luoghi.

Passeggiata d’Egitto

Iniziamo la nostra passeggiata intorno alla grande Piramide di Cheope, e scopro a mie spese una delle magie di questo luogo: le piramidi non proiettano nessuna ombra  quasi. Un vero toccasana per la mia capa pelata e alla mercè del sole egiziano!

Una giornata fra le Piramidi egizie: foto artistica
Foto artistica

Però ad essere sincero il caldo lo soffro ben poco, e poi lo stare qui mi distrae da ogni eventuale sofferenza. Mentre alcuni compagni di viaggio decidono di fare il giro in cammello, noi facciamo il giro delle piramidi a piedi, apprezzando gli scavi che hanno riportato alla luce nei secoli alcune barche che avevano funzione liturgica o cerimoniale, e scattiamo un numero congruo di foto. Ci è consentito salire solo un paio di gradoni della piramide, e lo facciamo volentieri. Chissà che bella la vista dalla cima della struttura…

Dentro la Piramide di Chefren

Giunti alla piramide di Chefren decidiamo di entrare. Il sogno di due bambini si avvera. L’ingresso è in discesa. Si tratta di un corridoio basso e inclinato che bisogna fare piegandosi in avanti e camminando col petto che sfiora le ginocchia (o le ginocchia che sfiorano il petto? mah, fate vobis). Dopo la discesa, un tratta percorribile in piedi e in pianura, seguito dalla replica (stavolta in salita) del primo corridoio. Superato quest’ultimo tratto ci ritroviamo in una sala sepolcrale del tutto spoglia, dove è stata trovata la mummia del povero faraone. Sul muro campeggia una scritta in italiano: “Scoperta da G. Belzoni.  2. mar. 1818”. L’arca in pietra che costudiva le spoglie del faraone è nera e semiaperta. Ma la sensazione è quella di una sobrietà estrema, in contrasto con quanto ci si può aspettare.

La Sfinge

Rifacciamo il percorso per uscire dalla piramide, arriviamo all’aperto, dove ci accolgono circa 35 gradi centigradi, e le nostre gambe ci salutano. Per almeno tre giorni non riuscirò a camminare senza avere un tremore continuo! Scarso allenamento più disidratazione., ed eccoci qui!

La Piramide di Micerino
La Piramide di Micerino

Se non altro dentro il bus c’è fresco, e ne godiamo per ben… 3 minuti. Nel senso che saliamo a bordo per andare a vedere la Sfinge, altro sito immancabile di una visita a questa necropoli. La vista è mozzafiato. La Sfinge è davvero stupefacente, e dietro di lei si stagliano le piramidi. È una delle cartoline più belle che il Mondo possa regalare, fra tutti i panorami “artificiali”.

Una giornata fra le piramidi egizie: Classica trappola per turisti e pranzo analcolico

Come da contratto per tutti i viaggi, andiamo in una “trappola per turisti”: un negozio dove si produce e si lavora il papiro. Compriamo un calendario da appendere a casa, che vada a fare il paio con quello che acquistammo in Birmania.

Una giornata fra le Piramidi egizie: Il negozio di papiri
Il negozio di papiri

Andiamo a pranzare al “Tasty House”, un ristorante carino, nel quale però scopro che non servono alcolici. Questa cosa in Egitto non è poi così rara. Qui ad esempio ci sono solo birre analcoliche, che però evito accuratamente!

Una giornata fra le piramidi egizie: Saqqara

Una giornata fra le Piramidi egizie: Immenso palmeto in direzione Saqqara
Immenso palmeto in direzione Saqqara

Siccome non ho preso abbastanza sole, e non siamo ancora morti di caldo, dopo pranzo ci dirigiamo verso Saqqara, altro luogo mitico sul quale sorgono delle massicce priamidi a gradoni (fra le quali spicca la Piramide di Djoser). Oltre a queste una struttura ben conservata, con le mura così lisce che sembrano irreali. Le colonne al suo interno sono un colpo d’occhio impressionante. Ci sono degli scavi che stupiscono per quanto in profondità si possa guardare e quante strutture vi si vedano.

Bassorilievi e pitture

È in questo sito che incontriamo i primi bassorilievi e le prime pitture. È chiaro che ci separano migliaia di anni, che la prospettiva non è quella alla quale siamo abituati noi europei, che… ma di cosa stiamo parlando? Graficamente questi bassorilievi sono impeccabili, hanno conservato in buona parte i loro colori originali grazie al clima secco che li custodisce e sono di grandissimo impatto sullo spettatore. Ci sono delle scene che si possono seguire come fossero un film, semplicemente osservandole e camminandoci a fianco. In questo clima infernale, dove siamo presenti solo noi, nessun altro gruppo di turisti, se facciamo un pò di silenzio (e lo facciamo perché il caldo ci taglia il fiato) e ci concentriamo, sembra quasi di sentire i rumori prodotti dagli ippopotami sotto la barca o le chiacchiere e gli sforzi dei portatori dei sacrifici. Sbalorditiva poi la porta magica, coperta di incantesimi. Verrebbe voglia di sedersi e aspettare che si apra. Perché dà l’impressione di poterlo fare!

Una giornata fra le piramidi egizie – Il colosso di Ramesse II

Siamo fisicamente devastati dal caldo. Abbiamo bevuto litri e litri di acqua e continuiamo a farlo. Ci stiamo dirigendo verso Menfi, una delle antiche capitali di questa storica terra, Per vedere il Colosso di Ramesse II. Anche in questo caso, sembra che la roccia sia stata creata così, liscia e bella, perfetta in ogni dettaglio (almeno per la parte che è giunta fino a noi) adornata da simboli magici che conservano il loro potere anche ora. Nel parco intorno al colosso vediamo poche altre statue, fra le quali una sfinge, ma dalle dimensioni ridotte.

Notte folle al Cairo

Torniamo in hotel. Ceniamo e decidiamo di fare una folle passeggiata verso quello che google maps indica come uno dei principali centri commerciali della città. Per arrivarci attraversiamo alcune delle strade più pericolose del mondo. Al Cairo il pedone è una sorta di bersaglio che regala punti come in un videogioco. Le strade buie poi non aiutano l’incauto passante.Il centro commerciale si rivela interessante dal punto di vista antropologico, ma di poco o nessun interesse per quanto riguarda eventuali acquisti. Scattiamo alcune foto, facciamo due passi all’interno, ma niente di più.

Fine giornata!

Torniamo in hotel, beviamo qualcosa al bar seduti ad un tavolo che si affaccia sul Nilo, stavolta di nuovo col suo abito da sera, tormentato dalla luci e dalla musica di alcune barche che lo percorrono da nord a sud e viceversa facendo un baccano mostruoso. Dalla nostra stanza però il rumore non si sente per nulla. meno male!!