Ricordi da una città magica
Ci sono alcune città che sono speciali, diverse da tutte le altre, e te ne accorgi subito, appena ci metti piede. Ti lasciano appiccicata all’anima una sensazione particolare, quasi come se in un passato remoto una delle tue reincarnazioni possa aver abitato proprio li, e il “ritornarci” pur senza averne conservato memoria non ti possa lasciare indifferente. C’è poco da fare, ti sembra di esserci già stato, di aver già visto quella viuzza, di aver già sentito quel profumo. Visitare Fes in Marocco è una delle fortune che ci è capitata durante i nostri viaggi, perché è senza dubbio una di queste città magiche.
Le due anime di Fes
Intanto perché è una città doppia. C’è una parte moderna, fatta di luci, centri commerciali, asfaltata alla perfezione (come tutto il Marocco del resto) e con delle rotatorie spettacolari.
C’è poi una parte antica, sprofondata in una conca fittissima di case color crema e bianche che gli arabi dicono essere una sorta di contraltare di Gerusalemme, che al contrario sorge su una collina. Ed è questa la vera Fes, o almeno è questa parte che ti sbalordisce e ti fa sentire fortunato per esserci stato.
Dedalo marocchino
Un vero dedalo di viuzze, sempre più strette fino a dover camminare di lato per poter accedere alla via successiva. Per strada occorre far attenzione al grido dei venditori (Balek! balek!) che avvisano del fatto che passeranno a tutta velocità con i loro carretti pieni delle più svariate merci, senza troppo riguardo per il pedone, e in particolare per il turista distratto che scatta le foto. Fes esiste e vive anche senza di noi. Anche senza il frolloccone che deve scattare il selfie per caricarlo su Instagram. Mentre quel pane caldo deve essere consegnato e basta, non ci sono scuse.
Antichità postmoderna a Fes
Nel suo essere antica, è una città postmoderna. In quello che per noi occidentali può sembrare un caos di viuzze, scomodo come pochi luoghi al mondo, in realtà tutto è stato posizionato dal tempo e dall’uomo secondo una logica ferrea di utilità, pur abbellita dal gusto arabo per le proporzioni, la calligrafia e la matematica. I bagni pubblici sono giustapposti ai forni del pane, in modo da poter sfruttare il calore dei forni per riscaldare l’acqua degli hammam. In questi stessi forni inoltre è possibile far cucinare le pietanze per le proprie famiglie (pagando ovviamente) in una sorta di cucina comunitaria. La vita è condivisione, tutto viene sfruttato per quanto possibile, cercando di non sprecare nulla.
Soluzioni comunitarie ai problemi logistici!
Non può essere altrimenti. Anche perché chi vive al centro di questo alveare umano non potrebbe avere mobili o elettrodomestici di grandi dimensioni, se non fosse per i vicini e i vicini dei vicini che consentono loro di trasportarli passando sui tetti di tutte le case. Le strade sono impraticabili per oggetti di dimensioni importanti.
I profumi di Fes
I profumi di Fes sono una parte essenziale del nostro ricordo. Ma anche gli odori. Perché se è vero che non c’è locale nel quale non si venga subito avvolti dal profumo dell’ottimo tè alla menta, è anche vero che il commercio al dettaglio è fatto per strada. Il pesce viene venduto ai bordi delle strade. La carne, anche delle bestie più esotiche, viene esposta e non sta certo in frigo. Ma l’odore dominante è quello della pelle, conciata e colorata in vasche circolari secondo un rituale antico e immutato nei secoli.
Le concerie
Entrati in un negozio di tappeti, e fatte alcune rampe di scale, da un terrazzo ci sporgiamo per vedere i lavoratori delle pelli, sopraffatti dall’odore, che è molto forte e penetrante, ma non insopportabile come ci avevano preavvertito.
Il quartiere ebraico
Una perla, racchiusa dentro questa bellissima città, è poi il quartiere ebraico, che a dispetto di mille vicissitudini appare ancora oggi ben conservato e chiaramente individuabile rispetto al resto del centro storico per i suoi caratteristici affacci sulla via e la doppia funzione degli immobili, ad un tempo case e negozi. Simbolo di un’integrazione tra religioni che nel passato è stata possibile e anche a lungo, e che oggi invece appare anche agli occhi di noi occidentali qualcosa di difficile e addirittura rischioso.
Le moschee di Fes
Numerose sono le moschee che si possono incontrare lungo il percorso dentro la città vecchia. Purtroppo non è possibile accedere, ma sono riuscito a scattare alcune belle foto.