Una giornata a Lima: Colazione e primo approccio con la città
La colazione in questo bell’hotel viene servita nello stesso attico dove poche ore prima, all’arrivo, abbiamo bevuto il pisco sour prima di andare a dormire. Abbiamo una vista a 360 gradi su Lima. La giornata non è proprio luminosa, però a me piace questa luce un pò soffusa, che rende la città quasi nebbiosa. A vederla dall’alto di giorno sinceramente non mi fa una bellissima impressione, anche se fare colazione con vista è sempre un piacere.
Finita la colazione prendiamo le nostre valige e attendiamo il bus di fronte all’hotel. Subito dopo la visita ai monumenti della capitale peruviana infatti ci dirigeremo verso sud, a Paracas. Mentre attendiamo scatto alcune foto al traffico e ad una farmacia dal nome molto “local”: Inkafarma.
Una giornata a Lima: Verso il centro in pullman
La nostra guida, mentre saliamo sul bus che ci accompagnerà al centro della città per vederne i monumenti, non fa altro che magnificare le qualità del quartiere Miraflores, dicendoci che è senza dubbio il più bel quartiere di Lima. E in effetti, a vederlo scorrere dai finestrini del nostro mezzo di trasporto, non si può che concordare, cambiando idea rispetto alla vista dall’alto di pochi minuti prima. Percorriamo infatti un lungo viale che ci fa apprezzare alcune caratteristiche di questa bella città: la gente gira in bici lungo delle piste ciclabili molto ben disegnate, i parchi sono curati, il traffico non è particolarmente caotico. Alcune case sono colorate in modo alternativo rispetto a ciò a cui siamo abituati, con colori molto forti e a volte anche in contrasto fra loro. Lungo le vie ci rendiamo conto di un’altra particolarità della città: mancano i tombini e le grate per la raccolta delle acque meteoriche. La cosa ci stupisce non poco. Chiediamo alla guida, che ci spiega che a Lima non piove praticamente mai. Non avrebbe logica realizzarle.
Col bus sfiliamo a fianco ad una costruzione enigmatica che si erge fra le case. Pare che nonostante gli sforzi degli archeologi ancora non si sia venuti a capo della logica e dell’utilizzo di questa struttura, anche se pare fosse un luogo dedicato a giochi rituali. Si tratta della Huaca Pucllana, una sorta di enorme piramide di mattoni, davvero molto affascinante.
Plaza Mayor
Dopo pochi minuti di bus arriviamo nella piazza principale del centro storico, la Plaza Mayor. Si tratta di una piazza molto ben curata, con delle belle aiuole, sulla quale affaccia la Cattedrale che merita una visita attenta e vale il prezzo del biglietto. Il biglietto ovviamente serve per visitare il museo al suo interno, anche se sinceramente non so come si possa accedere alla Cattedrale senza pagare l’obolo.
Una giornata al Lima: All’interno della cattedrale
Al suo interno si possono ammirare alcuni abiti indossati da Papa Wojtyla nella sua visita al Perù nel 1985 e tutta una serie di arredi sacri più o meno antichi. La struttura, a fronte di una facciata che la fa sembrare forse un pò tozza, all’interno si slancia verso l’alto con una leggerezza del tutto inaspettata. Le volte sembrano delle vele celesti aperte al vento, che spingono verso l’alto questa bella chiesa. E in effetti questa sensazione di leggerezza è giustificata dalla tecnica costruttiva. Bisogna infatti tener presente che tutto il Perù è soggetto a fenomeni sismici di rilievo (pochi giorni prima del nostro arrivo in effetti c’è stato un fortissimo terremoto), e che tutte le costruzioni sono realizzate in funzione dei terremoti. In questo caso, per alleggerire e rendere più elastiche le pareti della struttura si è proceduto a realizzare una sorta di scheletro di legno, reso visibile ai visitatori per far comprendere questa straordinaria tecnica costruttiva.
Il Conquistatore
Oltre alla sua oggettiva bellezza e all’interesse che suscita dal punto di vista strettamente architettonico, questa cattedrale merita una visita attenta anche perché sono conservati al suo interno i resti mortali del conquistador Francisco Pizarro. Per il mio modesto modo di vedere si tratta di un’ulteriore offesa alla cultura autoctona, quasi un sigillo posto sullo sterminio del popolo Quechua, visti gli scempi compiuti dai conquistadores. Ma in ogni caso, che la si pensi così o che per distacco storico lo si ritenga semplicemente un personaggio del suo tempo, è qui che potrete vedere il luogo del suo ultimo riposo.
Il Museo Larco
Lima inoltre ospita uno dei più bei musei che mi sia capitato di visitare, il Museo Larco. Ne parlerò in seguito in un articolo dedicato, perché sarebbe un peccato disperdere tanta bellezza in questa descrizione generale della giornata a Lima.
I dintorni della cattedrale
Vicino alla cattedrale c’è un bel mercatino con prodotti tipici, primo impatto con i colori e i sapori della gastronomia peruviana. Su questo aspetto non basterebbe una vita per raccontare tutto. La cucina peruviana è pazzesca! Dal punto di vista della quantità e qualità dei prodotti, siano essi ortaggi, frutta, pesce o carni a parer mio non ha rivali al mondo. Questa nazione è una vera miniera d’oro!
Pranzo con vista sull’Oceano
Pranziamo in un centro commerciale che si trova già lungo la via del nostro prossimo obiettivo: Paracas. Il pranzo consiste in pesce fresco fritto, che mangiamo seduti di fronte a uno degli altri scenari spettacolari che offre Lima: le immense onde dell’Oceano Pacifico, che sorprende per maestosità e per l’incessante rumore di sassi trascinati dall’acqua. Punteggiato di surfisti e sorvolato da parapendii in volo, dà l’idea di essere un paradiso per pescatori e sportivi.
Sulla Panamericana
Per il resto scopriamo a nostre spese che in Perù le distanze non si calcolano in chilometri. Percorrere 260 km significa impiegare mezza giornata (pur con brevi soste) in pullman. Di certo però non è mai tempo sprecato. In questo viaggio, lungo questa strada, dietro ogni curva è pronto un nuovo spettacolo, una nuova curiosità, una incredibile esperienza. Stiamo percorrendo infatti la mitica Panamericana Sur, una strada che pare tracciata su un pianeta parallelo alla terra, certamente più simile a Marte che alla terra. La spina dorsale del Nuovo Mondo è sferzata da un vento incessante e imperioso, e il numero di camion che la percorrono (di tipologie viste finora solo nei film e nei telefilm) è davvero impressionante.
Attraversiamo molti paesini che iniziano ad introdurci ai colori del vestiario delle genti del Perù. Inoltre lungo il tragitto prendiamo dimestichezza con i nomi dei piatti tipici e con alcune bevande a me finora ignote. Su tutte la Inca Kola! Una bevanda giallo fosforescente che ha il sapore delle big babol (indefinito dolciastro).
Arrivo a Paracas
L’arrivo a Paracas è in notturna, in un hotel davvero bello (con tanto di attestati tripadvisor, per quel che valgono). Mangio il mio primo ceviche, un piatto a base di pesce freschissimo crudo, marinato nel succo di lime. È da qui che inizia la mia personale guerra contro il coriandolo!! Ma questa è un’altra storia.
Della giornata mi rimangono tante emozioni e una serie incredibile di foto di monumenti e di viaggio.