Monte Cau: come ho scelto di andarci.
Abbandonate le direttrici preferite dalla massa per cercare di immolare sull’altare della propria divina vanità chili di grasso, bucce d’arancia e zampe di gallina (poi ci si chiede perché gli dei siano morti…la qualità delle offerte è davvero scaduta!), ci si deve affidare alle moderne tecnologie per trovare luoghi che consentano la riflessione interiore e al contempo la contemplazione della natura e della storia. Scorrendo sulla app di wikimapia leggo che su Monte Cau c’è una fortezza punica con un nuraghe. Non è raro che luoghi nuragici siano stati riutilizzati in seguito dai successivi dominatori, ma la prima cosa che mi viene in mente è che si tratti di un refuso. Decido di andare a vedere!
Arrivo al Monte Cau
Dopo pochi km di una passeggiata campestre durata ore (mentre io cerco i luoghi del passato altri cercano asparagi… che ci posso fare?) arriviamo a questo cucuzzolo solitario, e dalla stradina sottostante scorgiamo qualcosa. Man mano che prendiamo quota gli asparagi aumentano, e l’immagine di questo antico bastione con tanto di torre (nuragica, quella si!) completamente corroso dalla pioggia, ma certamente, per quel poco che posso capirne, non nuragico. Evidentemente chi lo ha aggettivato come punico lo ha fatto a ragion veduta.
Monte Cau: la fortezza punica!
I blocchi non sono enormi e grezzi, ma, benché consunti, ricordano la loro forma originariamente squadrata. Sono ancora ordinati e paiono, per quanto sono consumati, il corpo della Sfinge di Giza. Il muro che ha resistito dà l’impressione di essere solo l’ultimo di almeno tre ordini di mura successive che non devono essere state agevoli da prendere per chi saliva dalla valle con intenzioni bellicose. Nonostante ci si debba sforzare per capire come doveva essere strutturata questa fortezza qualche millennio fa, devo ammettere che provoca un qualche moto nell’animo, e per un attimo lascia immaginare chissà quale battaglia davanti a se. Anche se bisogna ammettere che di certo non sono le mura di Micene!
Monte Cau: il nuraghe
Il nuraghe invece credo non lo abbia ancora conquistato nessuno! è sommerso di arbusti e rovi, circondato di piante che ne impediscono la visione ma ne lasciano intuire la dimensione. Sono riuscito a salire sopra di esso e come spesso avviene dalla sommità di un nuraghe, la visione a 360° è spettacolare. Tutto ciò che è compreso tra Castelsardo e Stintino è ben visibile. Gli altri riferimenti strategici della zona, sia verso l’interno che sulla costa sono a portata di vedetta.
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